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“Ho sempre pensato che, una volta smesso, avrei preso le distanze dal calcio: sono quasi 40 anni che gioco. Però mi rendo conto che il legame con questo sport è viscerale. Non sono più disposto a giurare che non farò mai l’allenatore, magari qui a Sydney, dove tutto è così diverso…”.In un “viaggio” nel passato Del Piero ha celebrato il miglior tecnico con cui ha lavorato e i compagni di squadra a cui è stato ed è più legato:
“Il miglior allenatore quello che mi ha fatto giocare sempre? Sarebbe un’ottima risposta. In realtà c’è Lippi, con cui ho avuto una storia di sette anni. E poi gli altri, per periodi più brevi. Ho cercato di prendere il meglio di ciascuno. Zidane e Baggio, due geni. In nazionale mi ha sempre impressionato Paolo Maldini. Un amico vero nel calcio è stato Angelo Di Livio. Abbiamo una storia comune, cominciata a Padova e proseguita alla Juve. Mi ha vissuto da vicino come pochi altri. Non è vero che non c’è amicizia nel calcio, anche se gli amici del cuore sono quelli del paese”.
Inevitabile una
battuta sulla Juventus e sul suo addio ai bianconeri:
“Non desidero altre polemiche. La verità? Sono felice di tutto quello che ho fatto, zero rimpianti. Le decisioni vanno anche rispettate. E poi conta il presente, non il passato”
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