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Il grande Maestro 'Fuffo' BERNARDINI, che pose le basi dell'Italia Mundial del 'vecio' Enzo BEARZOT, era laureato in scienze economiche; GIACOMINI allenava l'Udinese. Alla guida di un Vicenza di C1 che assisteva all'alba di Mauro ZIRONELLI (grande ma sfortunato centrocampista) c'era Francesco Paolo SPECCHIA. Il medesimo Lanerossi Vicenza lanciò tanti anni prima Sergio CAMPANA, avvocato del Foro di Bassano del Grappa che, prima di diventare lo storico sindacalista - AIC - dei giocatori, fu centravanti plastico e prolifico. Poi, tolta la consonante iniziale a Specchia, ecco PECCHIA. Tra i giocatori Mario IELPO, già buon portiere di Lazio, Siena, Cagliari, Milan e Genoa, appartiene al Foro di Milano. Guglielmo STENDARDO, attualmente difensore dell'Atalanta, è dottore in legge dal 2008. Ma che io ricordi nessun laureato in giurisprudenza aveva mai allenato una big. Ora i quotidiani sportivi si sbizzariranno. Ma a me pare proprio di no. Che sia ora Andrea STRAMACCIONI, romano romanista, bravissimo e simpatico mister della squadra Primavera della Beneamata, reduce da un successo continentale con i suoi ragazzi, è un gran titolo di merito. Ha soltanto trentasei anni; ama il gioco offensivo: darà una ventata di freschezza e di brillantezza ad un ambiente incartapecorico che ne ha un sacco bisogno. E complimenti a Massimo MORATTI per la scelta originale, coraggiosa, romantica. Ha valorizzato una professionalità INTERna di ottima cultura. Stramaccioni vanta un diploma al liceo classico ed una tesi in diritto commerciale: la mamma è insegnante di lettere in un liceo. Gode dell'affidavit di Bruno CONTI che in un sms gli ha scritto: "Mortacci Tua, quanto sei forte!" Sarebbe bello se il Presidente nerazzurro desse a STRAMACCIONI la chance di allenare l'Inter per un discreto periodo di tempo, confermandolo anche per la prossima stagione. Non un traghettatore in attesa dell'arrivo di qualche strapagato papabile, bensì il ruolo di impostare un lavoro serio di medio periodo, orientare gli operatori di mercato, svecchiare una squadra ormai giunta al capolinea di un ciclo leggendario, saccheggiando il sontuoso settore giovanile. Auguroni, dottor Stramaccioni!
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